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La nostra fattoria, in un ambiente familiare e amichevole, offre pensione cavalli, in ampi paddock esterni con capannine in legno chiuse su tre lati, uso box. Per chi lo preferisce abbiamo anche box interni, una grande arena illuminata a disposizione dei cavalieri, tondino di 18 mt. di diametro, giostra, zona lavaggio, selleria. Organizziamo passeggiate sui colli euganei e sugli argini del vicino fiume con grigliata in compagnia al rientro. La nostra priorità è il benessere del cavallo, con fieno a volontà e acqua fresca sempre a disposizione. Disponibili anche al movimento del vostro amico nel caso non abbiate tempo di farlo voi stessi.

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Tenere il cavallo da solo:
un comportamento da evitare
Questa dipendenza dai compagni del gruppo e
del branco è una caratteristica ancora ben presente
anche nei cavalli addomesticati. Il contatto
con i suoi simili è fondamentale per il benessere
del cavallo che dunque non va tenuto da solo.
Ciò può essere tollerato solo per brevi periodi,
ad esempio in seguito alla morte di uno di due
cavalli, finché questo non viene sostituito da un
altro, oppure finché il cavallo rimasto non viene
inserito in un altro gruppo.
Animali di altre specie, come vitelli o capre, possono
rappresentare una compagnia per i cavalli tenuti
da soli, ma non possono sostituire i loro compagni
di specie, poiché non mandano gli stessi segnali;
parlano in buona sostanza un’altra lingua. Inoltre,
i cavalli sono dominanti verso questi animali e
bisogna evitare che, trovandosi in una stalla
comune, li feriscano.
Soprattutto i giovani puledri da latte devono poter
crescere in un gruppo con cavalli adulti e altri
puledri. Anche le giumente d’allevamento senza
puledri e i cavalli adulti devono avere un contatto
almeno visivo, acustico e olfattivo con individui
della stessa specie. I cavalli giovani devono
crescere all’interno di un gruppo per apprendere
le forme di espressione proprie della razza.
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COMBATTERE LO STRESS ALIMENTARE DEI CAVALLI DOVUTO AL FREDDO
I cavalli, per un corretto nutrimento e per la protezione dal freddo, dipendono dai proprietari, afferma Dave Freeman, specialista di cavalli presso il Cooperative Extension Service in Oklahoma. Egli aggiunge: "la temperatura al di sotto della quale un particolare cavallo comincia a consumare energia aggiuntiva per conservare il calore del corpo (temperatura critica) varierà in funzione dello strato di grasso, dello spessore del pelo, dell'acclimatazione del cavallo alle basse temperature, dall'umidità del pelo e dalla temperatura del vento".
"È per questo che i cavalli hanno bisogno di essere preparati ad affrontare il freddo accrescendo lo spessore del grasso e la condizione fisica prima dell'arrivo dell'inverno", dice Freeman. Aggiunge inoltre che è importante ricordare che un gestore di cavalli non può fornire solo alimentazione aggiuntiva per compensare la perdita di condizione del corpo. "Improvvisi cambi nella composizione e quantità delle granaglie aumenterà l'incidenza delle coliche e delle zoppie, è meglio fare dei cambiamenti graduali nella quantità di grani in un periodo di diversi giorni specialmente se i cavalli ne consumano già una grande quantità."
"Qualsiasi metodo venga usato, il fieno, esposto all'umidità atmosferica, dopo un certo tempo, richiede di essere sostituito a causa della diminuita palatabilità e dei potenziali problemi causati dalla ingestione da parte dei cavalli di fieno ammuffito." Freeman dice che un altro modo per ridurre il disagio dei cavalli causato dall'esposizione al freddo è di provvedere una qualche forma di riparo dal vento, dalla pioggia e dal freddo.
"I proprietari che sistemano i cavalli in aree non protette dall'umidità e dal vento, dovrebbero prendere in considerazione la costruzione di frangivento o baracche. Il costo di frangivento e delle baracche verrà parzialmente compensato dal risparmio nella alimentazione dei cavalli in quanto il loro fabbisogno energetico diminuirà." Freeman afferma che i proprietari, nel progettare i frangivento o le baracche, devono considerare gli istinti dei cavalli e le gerarchie del branco.

Molti brutti vizi che hanno alcuni cavalli ,dipendono dalla forzata reclusione in un box.

Per scegliere un cavallo non è sufficiente un’occhiata, occorre fare molta attenzione al carattere del soggetto, avere buon senso facendo le dovute considerazioni in funzione di quello che andremo a fare con il nostro nuovo amico. Una volta individuato ci affideremo alla consulenza di un veterinario.





