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La nostra fattoria, in un ambiente familiare e amichevole, offre pensione cavalli, in ampi paddock esterni con capannine in legno chiuse su tre lati, uso box.  Per chi lo preferisce abbiamo anche box interni, una grande arena illuminata a disposizione dei cavalieri, tondino di 18 mt. di diametro, giostra, zona lavaggio, selleria. Organizziamo passeggiate sui colli euganei e sugli argini del vicino fiume con grigliata in compagnia al rientro. La nostra  priorità è il benessere del cavallo, con fieno a volontà e acqua fresca sempre a disposizione. Disponibili anche al movimento del vostro amico nel caso non abbiate tempo di farlo voi stessi.

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Tenere il cavallo da solo:
un comportamento da evitare
Questa dipendenza dai compagni del gruppo e
del branco è una caratteristica ancora ben presente
anche nei cavalli addomesticati. Il contatto
con i suoi simili è fondamentale per il benessere
del cavallo che dunque non va tenuto da solo.
Ciò può essere tollerato solo per brevi periodi,
ad esempio in seguito alla morte di uno di due
cavalli, finché questo non viene sostituito da un
altro, oppure finché il cavallo rimasto non viene
inserito in un altro gruppo.
Animali di altre specie, come vitelli o capre, possono
rappresentare una compagnia per i cavalli tenuti
da soli, ma non possono sostituire i loro compagni
di specie, poiché non mandano gli stessi segnali;
parlano in buona sostanza un’altra lingua. Inoltre,
i cavalli sono dominanti verso questi animali e
bisogna evitare che, trovandosi in una stalla
comune, li feriscano.
Soprattutto i giovani puledri da latte devono poter
crescere in un gruppo con cavalli adulti e altri
puledri. Anche le giumente d’allevamento senza
puledri e i cavalli adulti devono avere un contatto
almeno visivo, acustico e olfattivo con individui
della stessa specie. I cavalli giovani devono
crescere all’interno di un gruppo per apprendere
le forme di espressione proprie della razza.

  • Brutti vizi dei Cavalli

Molti brutti vizi che hanno alcuni cavalli ,dipendono dalla forzata reclusione in un box.

Per alcuni animali, aver vissuto per lunghi periodi in situazioni anomale può avergli creato dei vizi stereotipati che difficilmente si possono togliere completamente, se non con un'infinita dose di pazienza e una sana vita all'aria aperta.

Esistono diversi tipi di vizi cronici, i meno gravi sono: il ballo dell'orso, la spola e il movimento della testa a cerchio. Questi brutti vizi dei cavalli si possono superare stando vicino al vostro amico a quattro zampe e cercando il più frequentemente possibile di fargli fare una sana vita all'aperto.

Per altri tipi di vizi dei cavalli, uno più serio e più difficile da levare è il ticchio d'appoggio. Certi cavalli appoggiano il mento o i denti al bordo della mangiatoia e iniziano a tirare deglutendo aria in modo rumoroso. Con questo brutto vizio le conseguenze per la sua salute sono seriamente compromesse. Problemi di digestione, coliche, danni alla dentatura che si ripercuote anche sul cibo nella fase dell'alimentazione.

Anche questo brutto vizio del cavallo è causato per un errato comportamento dell'uomo. Il ticchio d'appoggio non è altro che un segnale di noia e ozio eccessivo da parte del cavallo. Alcuni esperti sostengono che questo vizio è anche causato da un allontamento prematuro dalla madre. Questo vizio si risolve sempre con molta pazienza e cercando di lasciare il meno rinchiuso possibile l'animale.

 

COMBATTERE LO STRESS ALIMENTARE DEI CAVALLI DOVUTO AL FREDDO

I cavalli, per un corretto nutrimento e per la protezione dal freddo, dipendono dai proprietari, afferma Dave Freeman, specialista di cavalli presso il Cooperative Extension Service in Oklahoma. Egli aggiunge: "la temperatura al di sotto della quale un particolare cavallo comincia a consumare energia aggiuntiva per conservare il calore del corpo (temperatura critica) varierà in funzione dello strato di grasso, dello spessore del pelo, dell'acclimatazione del cavallo alle basse temperature, dall'umidità del pelo e dalla temperatura del vento".
"È per questo che i cavalli hanno bisogno di essere preparati ad affrontare il freddo accrescendo lo spessore del grasso e la condizione fisica prima dell'arrivo dell'inverno", dice Freeman. Aggiunge inoltre che è importante ricordare che un gestore di cavalli non può fornire solo alimentazione aggiuntiva per compensare la perdita di condizione del corpo. "Improvvisi cambi nella composizione e quantità delle granaglie aumenterà l'incidenza delle coliche e delle zoppie, è meglio fare dei cambiamenti graduali nella quantità di grani in un periodo di diversi giorni specialmente se i cavalli ne consumano già una grande quantità."
"Qualsiasi metodo venga usato, il fieno, esposto all'umidità atmosferica, dopo un certo tempo, richiede di essere sostituito a causa della diminuita palatabilità e dei potenziali problemi causati dalla ingestione da parte dei cavalli di fieno ammuffito." Freeman dice che un altro modo per ridurre il disagio dei cavalli causato dall'esposizione al freddo è di provvedere una qualche forma di riparo dal vento, dalla pioggia e dal freddo.
"I proprietari che sistemano i cavalli in aree non protette dall'umidità e dal vento, dovrebbero prendere in considerazione la costruzione di frangivento o baracche. Il costo di frangivento e delle baracche verrà parzialmente compensato dal risparmio nella alimentazione dei cavalli in quanto il loro fabbisogno energetico diminuirà." Freeman afferma che i proprietari, nel progettare i frangivento o le baracche, devono considerare gli istinti dei cavalli e le gerarchie del branco.

COMPRENDERE GLI STATI D'ANIMO DEGLI ANIMALI

Come capire il nostro cavallo


Comportamento dei cavalli



E' fondamentale sforzarsi di comprendere i messaggi del nostro amico per instaurare un solido rapporto.
Per farlo, oc
corre capire i suoi stati d'animo. Come? A seconda dell'animale, con il movimento della testa, in particolare degli occhi, delle orecchie e delle labbra possiamo intuire il suo carattere e le sue caratteristiche fisiche-estetiche.
 

La comunicazione con la testa
Per i cavalli, la vista, è il senso addibito alla ricezione dei segnali. E' la parte dell'animale che primariamente viene coinvolta nell'instaurarsi di una comunicazione.

Se gli occhi servono per capire noi, la posizione delle orecchie ci aiuta a capire le reazioni alla nostra presenza.
- Orecchie ritte: ci presta molta attenzione o è all'erta se le orecchie sono verticali e rivolte verso di noi. Se siamo in sella, può avere un orecchio puntato in avanti e uno indietro.
- Orecchie indietro: se è impaurito e ci minaccia può avere le orecchie appiattite indietro.

Anche la bocca è utile per comprendere gli stati d'animo del cavallo. Per esempio, se ha la bocca serrata è teso. Se inveve ha le labbra a penzoloni e tranquillo e rilassato.

  • Guida acquisto cavallo
Guida all'acquisto di un cavaloPer scegliere un cavallo non è sufficiente un’occhiata, occorre fare molta attenzione al carattere del soggetto, avere buon senso facendo le dovute considerazioni in funzione di quello che andremo a fare con il nostro nuovo amico. Una volta individuato ci affideremo alla consulenza di un veterinario.

Oramai le scuderie o maneggi mettono in vendita gli animali in tutte le stagioni, ma il periodo più conveniente per l’acquisto di un cavallo è in primavera.

Aspetti caratteriali
E’ importante conoscere la storia di un animale, ad un cavallo che in precedenza ha subito dei traumi, gli si può restituire la fiducia, ma bisogna tenere conto che serve infinita pazienza.

Per un cavaliere inesperto è consigliabile un cavallo affidabile e maturo, in grado di compensare l’inesperienza del suo padrone. Anche il carattere del cavaliere incide sulla scelta del cavallo, se siete nervosi è meglio non scegliere un cavallo vivace e sensibile.

Razza
In virtù di quello che abbiamo intenzione di fare sceglieremo anche il nostro cavallo. Se intendiamo partecipare alle competizioni di dressage non acquisteremo mai un piccolo e pesante cavallo da tiro.

Anche l’ambiente in cui andrà a vivere è fondamentale nella scelta finale. Se per esempio frequentiamo vigneti e boschi fitti è sconsigliato un cavallo di statura alta.

E’ ovvio che la taglia è un elemento fondamentale nella nostra scelta, anche in virtù della stazza del cavaliere. E’ ovvio che un padrone alto e pesante non sceglierà un cavallino troppo basso. Così come  un cavaliere piccolo ed esile, eviterà di acquistare un soggetto troppo grande che diventerebbe difficile da governare.

L'aquisto
Dopo un attenta visita di un’esperto che visiterà il cavallo potremmo prendere questa importante decisione.
Attenzione. Se la nostra scelta ricadrà su un animale con dei problemi di salute, solo una persona competente potrà dirci quanto sarà possibile recuperare l’animale, dandogli tempo e offrendogli le cure adeguate.

Di certo la fretta e l’eccitazione non sono buoni consiglieri. Bisogna indagare bene, magari trascorrendo qualche ora nel maneggio in cui vive, in modo da capire l’ambiente e le persone con le quali ha avuto a che fare.